L’Iran è stato espulso dalla commissione sulla condizione sulle donne dell’Onu in seguito alle violente repressioni nel paese.
L’Onu ha approvato la risoluzione proposta dagli Usa di espellere l’Iran dalla Commissione sulle condizioni delle donne. Il motivo è la violenta e brutale politica repressiva del regime di Teheran nei confronti delle donne iraniane. La condanna degli Usa e dei paesi Ue alla linea rigida e dura messa in atto dalle forze di sicurezza della Repubblica islamica ha portato all’esclusione del paese dalla commissione.
La proposta degli Usa era di “rimuovere con effetto immediato l’Iran dalla Commissione sullo status delle donne per il resto del suo mandato 2022-2026”. La risoluzione è stata votata con 29 voti a favore dei 54 membri del consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (Ecosoc), 8 contrari (Bolivia, Cina, Kazhakstan, Nicaragua, Nigeria, Oman, Russia, Zimbabwe) e 16 astenuti.
L’ambasciatore iraniano all’Onu, Amir Saeed Iravani, è intervenuto e ha criticato «l’ostilità e il bullismo degli Usa e dei suoi alleati» sottolineando che questo gesto è un esempio di «ipocrisia e doppi standard» visto che gli Usa rimangono in silenzio sui diritti delle donne palestinesi.
Teheran parla di bullismo degli Usa
La comunità internazionale e l’Onu hanno lanciato diversi appelli all’Iran per fermare le violenze sui manifestati ma sono rimasti inascoltati, anzi Teheran ha criticato le ingerenze straniere negli affari interni del paese. Lo stesso è accaduto con le sanzioni imposte dall’Ue, l’Iran ha contrattaccato con controsanzioni nei confronti dell’Europa.
La commissione da cui l’Iran è stato escluso è il principale organismo Onu che promuove la parità di genere e l’emancipazione delle donne. Per questo la presenza dell’Iran secondo l’ambasciatrice americana era “una brutta macchia sulla sua credibilità”, “una risposta all’appello delle voci della società civile iraniana”. Inoltre, “non può svolgere il suo lavoro se viene minata dall’interno”.
Per Russia e Cina la risoluzione degli Usa che chiede l’espulsione dell’Iran dalla commissione sullo status sulle donne “creerà un precedente molto pericoloso”. Il delegato della Russia durante la riunione del comitato economico e sociale dell’Onu (Ecosoc) ha affermato: “Siamo profondamente dispiaciuti per la morte di Mahsa Amini, ma ci siamo incontrati dopo la morte di George Floyd?”. Mentre il collega cinese ha sottolineato che l’espulsione dell’Iran “non faciliterà la soluzione dei problemi ma aumenterà lo scontro”, e Pechino “rigetta divisioni e confronto”.
